Quasidì è la nostra versione tascabile della disobbedienza civile.
Siamo fermamente convinte che in un mondo governato dai vari Trump e Salvini occorre fare resistenza, creare attrito. Soprattutto verso quelle norme che sentiamo ingiuste e contrarie al nostro sentire. La definizione di disobbedienza civile infatti è: il rifiuto da parte di un gruppo di obbedire a una legge giudicata iniqua, attuato attraverso pubbliche manifestazioni.
Partendo da questo concetto, oggi vogliamo approfondire la questione del dissenso politico, soprattutto quando questo è praticato attraverso il vandalismo. Perché l’opinione pubblica spesso condanna gesti di protesta politica, preferendo quasi sempre il valore del decoro? È una condotta ipocrita o condivisibile?
Quali sono poi i modi di declinare il dissenso in rete? Esiste il vandalismo anche online?
Ne parliamo nella puntata di oggi che trovate qui sotto. Vi ricordiamo che potete sostenere il nostro progetto con un simbolico caffè attraverso la pagina Ko-fi.
Fonti e link utili:
Distrutta la stella di Donald Trump sulla Walk of Fame, di nuovo, Vanity Fair
Spinazzè, il writer che combatte il fascismo con i colori, La Repubblica
Boldrini: «Denuncerò gli haters che mi insultano sui social», Il sole 24 Ore
Paroleostili.com
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